L’obesità nella media età aumenta il rischio di sviluppare malattia cardiaca e diabete in tempi successivi
L’obesità nella media età, anche senza la presenza di altri fattori di rischio cardiovascolari, come ipertensione, ipercolesterolemia, può aumentare in modo sensibile il rischio di ospedalizzazione e di morte per malattia coronarica e diabete, più avanti nella vita.
Lijing Yan e colleghi della Northwestern University Feinberg School of Medicine hanno valutato la relazione tra l’indice di massa corporea ( BMI ) in una fase precedente della vita, e l’ospedalizzazione e la morte per malattia cardiaca e diabete nei soggetti di età uguale o superiore a 65 anni.
I partecipanti sono stati classificati in 4 gruppi secondo il rischio ( basso, moderato, intermedio, alto ) basato sui valori di pressione sanguigna, trattamento dell’ipertensione, livelli di colesterolo totale, abitudine al fumo e peso corporeo.
Dei 17.640 partecipanti che erano vivi all’età di 65 anni o oltre, quelli che erano in sovrappeso e, in particolare quelli obesi in una fase precedente della vita, avevano un rischio significativamente più elevato di ospedalizzazione o di morte per malattia cardiaca e diabete, rispetto alle persone con peso corporeo normale, e con altri similari fattori di rischio cardiovascolare al momento dell’arruolamento nello studio.
I partecipanti erano uomini e donne arruolati nel Chicago Heart Association Detection Project in Industry, che erano privi di malattia coronarica, di diabete e di gravi alterazioni del ritmo cardiaco all’inizio dello studio nel 1967.
I risultati dello studio hanno mostrato che avere un indice di massa corporea ( BMI ) normale nella media età conferisce significativi benefici per la salute. ( Xagena2006 )
Fonte: Northwestern University, 2006
Endo2006 Cardio2006
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